Come scegliere un integratore alimentare sicuro ed efficace?

Autore Dr Francesco Cappitelli

Il comparto degli integratori è in forte espansione; tale crescita coinvolge non solo le multinazionali farmaceutiche, ma soprattutto le piccole  e medie imprese.

Se da un lato aumenta l’offerta, dall’altro crescono le richieste e la ricerca di informazioni, di approfondimenti da una fetta sempre maggiore di utenti che spesso si ritrovano a voler scegliere autonomamente un integratore alimentare oppure avvalersi dell’esperienza del farmacista o del medico prescrittore.

Oggi le referenze notificate e commercializzate sono diverse migliaia e pertanto chi non è del settore o non ha specifiche competenze potrebbe incontrare alcune difficoltà nell’identificare un prodotto  efficace, oltre che sicuro per la propria salute.

Come è possibile dunque individuare integratori alimentari sicuro ma allo stesso tempo efficace e di elevato profilo qualitativo?

Innanzitutto cosa sono gli integratori alimentari?

Gli integratori alimentari sono definiti dalla normativa di settore Direttiva 2002/46/CE, attuata con il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169 e li definisce prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate.

Gli integratori alimentari possono contribuire al benessere ottimizzando lo stato o favorendo la normalità delle funzioni dell’organismo con l’apporto di nutrienti o altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico.

Inoltre al fine di migliorare il livello di protezione della salute dei consumatori e favorire una corretta informazione e scelte alimentari più consapevoli è definito, a livello comunitario, il Regolamento 1924/2006 che disciplina le indicazioni nutrizionali e sulla salute (health claim) proposte sulle etichette degli integratori alimentari e/o con la pubblicità.

Entrando nello specifico, la tabella nutrizionale è il più importante aspetto da valutare: riporta tutti i componenti dotati di attività nutritiva o fisiologica espressi in termini quantitativi.

Per vitamine e minerali, oltre alla rispettiva quantità espressa nell’ opportuna unità di misura (milligrammi o microgrammi) è riportato anche il valore nutritivo di riferimento (%VNR) che suggerisce la quantità che un individuo, in buono stato di salute, deve assumerne quotidianamente per mantenersi tale (100%VNR).

Molti integratori riportano dei valori che si discostano anche di molto rispetto al valore medio suggerito di vitamine e minerali (valori superiori al 100%VNR) e questo è possibile perché evidentemente quel determinato integratore è stato concepito nell’ottica di apportare importanti quantitativi di tali nutrienti vitaminici e/o minerali per ripristinare le normali condizioni fisiologiche fortemente messe alla prova da carenze nutrizionali per cause patologiche o alimentari.

Oltre la metà degli integratori alimentari notificati presso il Ministero della Salute e commercializzati ha almeno un componente di origine vegetale ed estrattiva; i preparati vegetali sono ammessi se hanno fatto registrare una storia di consumo e sono dotati di un opportuno effetto fisiologico grazie alla presenza di metaboliti secondari che  per la pianta svolgono un ruolo ecologico di sopravvivenza e permettono le interazioni chimiche con l’ambiente, mentre per l’uomo  sono dotati di proprietà fisiologiche e salutistiche molto importanti e scientificamente comprovati.

Negli integratori alimentari possiamo trovare i preparati vegetali sotto diverse forme come ad esempio le polveri che sono preparazioni solide omogenee ottenute mediante un’operazione meccanica di macinazione di una pianta o di una parte di essa precedentemente essiccata.

I principi attivi contenuti nella pianta trasformata in polvere  non essendo sottoposti ad alcun processo estrattivo  potrebbero restare intrappolati nel tessuto vegetale e quindi risultare scarsamente biodisponibili o a ridotta biodisponibilità una volta ingeriti per via orale.

Oppure possiamo trovare i preparati vegetali sotto forma di estratti, ovvero preparazioni liquide, solide od intermedie, ottenute a seguito di estrazione con un opportuno solvente a seconda della natura chimico fisica della matrice vegetale e sono più concentrati rispetto alla pianta di partenza o alla polvere.

Gli estratti fluidi sono preparazioni liquide ottenute a seguito di estrazione con solvente a partire dalla matrice vegetale e generalmente li ritroviamo nei preparati liquidi come sciroppi, gocce, sospensioni.

Gli estratti secchi sono preparazioni solide ottenute a seguito della totale evaporazione del solvente  di estrazione e sono più concentrati rispetto alla materia prima di partenza.

Gli estratti secchi sono definiti standardizzati se la riproducibilità estrattiva è costante; se è standardizzata anche la presenza del metabolita secondario vengono definiti estratti secchi standardizzati e titolati; in genere li ritroviamo nei preparati solidi orali, come le compresse, le capsule, i granulati etc etc

È dunque molto importante verificare la tipologia di un preparato vegetale contenuto in un opportuno integratore, valutando la sua forma (se polvere o estratto), ma anche la sua quantità, informazioni che si possono evincere osservando attentamente la tabella nutrizionale.

Un formulato diventa efficace anche quando la scelta della forma farmaceutica o dei coformulanti rispecchia quei criteri tecnologici che permettano di trarre il massimo dei benefici dai principi attivi in esso contenuti: sulla confezione spesso sono reperibili informazioni relative ad esempio  alla protezione dei principi attivi  dall’attacco del pH acido dello stomaco (si parla di gastroresistenza di capsule o compresse), alle corrette modalità di conservazione del prodotto (in frigorifero, a temperatura ambiente, a temperature non superiori a 30 gradi, etc), alla opportuna posologia (non sempre si trovano indicazioni sulla corretta modalità di assunzione del formulato; è molto importante invece poter trovare indicazioni del genere perché ad esempio il cibo presente nello stomaco potrebbe rallentarne o limitarne l’assorbimento di alcuni principi attivi del formulato, così come l’assunzione lontano dai pasti potrebbe creare fenomeni irritativi).

Sulla confezione di un integratore alimentare sono riportate molte informazioni utili al fine di tutelare la salute del consumatore, come la presenza di eventuali allergeni che devono essere riportati in modo molto evidente (in grassetto) nell’elenco degli ingredienti, eventuale presenza o assenza di zuccheri o edulcoranti artificiali, le avvertenze che indicano quali soggetti non possono assumere il prodotto, come la donna in gravidanza o in allattamento, i bambini sotto i 12 anni e così via.

In generale gli integratori alimentari dovrebbero essere acquistati attraverso canali sicuri, in cui è possibile trovare professionisti seri e qualificati in grado di sciogliere ogni dubbio relativo al prodotto che si ha intenzione di acquistare.

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Dr Francesco Cappitelli
Dr Francesco Cappitelli
Consulente tecnico scientifico
Studio e progettazione di integratori alimentari e alimenti a fini medici speciali